Reimpiantato ad alberello negli anni venti da Salvatore Brancato, con pregiati vitigni autoctoni etnei Nerello Mascalese, Carricante e Minnella, su un terreno ad alta quota (ci troviamo a 1050 metri s.l.m., oggi ha un’estensione di circa 6000 metri.
Il sesto di impianto è di 1 metro per 1 metro e gran parte delle viti sono a “piede franco” poiché le viti più vecchie e improduttive sono state negli anni rimpiazzate mediante la tecnica della propaggine.
La vicinanza tra gli alberelli non consente che una meccanizzazione limitata, rispettosa del suolo e del delicato equilibrio vegetativo. Anche i trattamenti nel corso dell’anno sono rarissimi ed effettuati con rimedi tradizionali e non invasivi.
Le uve, vendemmiate rigorosamente a mano scegliendo ogni grappolo, tra la seconda e la terza settimana di Ottobre, vengono vinificate in rosso con macerazione del mosto sulle bucce per circa dieci giorni a temperatura controllata.
La maturazione avviene in acciaio e tonneaux da 500 litri di rovere francese di terzo passaggio, per circa dieci mesi. Dopo naturale fermentazione malolattica e senza alcuna stabilizzazione viene preparato all’imbottigliamento.